Bean

Chi sono

Sono un catalizzatore di idee, uno strumento in mano al produttore. Un consulente enologico e agronomico che ha fatto della sua mano un marchio: Vinomancino.

Da quando porto i calzoni corti respiro l’aroma delle botti. 

Sono nato a Corno di Rosazzo, in Friuli Venezia Giulia, sotto il segno della vite, da una famiglia di viticultori, norcini, taglialegna, insegnanti, commercianti e agronomi. 

Sono cresciuto tra i profumi penetranti e sinceri delle spezie della bottega di mio nonno, seguendo la lavorazione meticolosa della carne e l’arte dei dettagli di mio padre, norcino e boscaiolo. 

In quella striscia di Friuli alla fine degli anni Settanta, avevo due strade possibili da percorrere: vino o sedie.

Ho scelto il vino e, sin da giovanissimo, ho iniziato a seguire i processi di vinificazione nelle aziende più importanti del Nord Est italiano, in un lungo viaggio che mi ha portato alla mia attuale professione: il consulente enologo ed agronomo.

Oggi accompagno le aziende più affermate nel processo di miglioramento della qualità e del posizionamento dei loro vini.

I Viaggi

Tutta l’esperienza e la consapevolezza che riverso quotidianamente nel mio lavoro proviene da un percorso di vita importante: il mio viaggio nel mondo del vino.

Ho vissuto tra il caldo torrido della California, le condizioni estreme del Texas e il Messico, dove tutte le certezze vengono messe in discussione. Sono ritornato in patria, ma puntando a Sud, alle pendici dell’Etna, e quindi nella bellissima Toscana.

Recentemente sono rientrato a casa, nel mio Friuli, ma il mio percorso non si è fermato.

Continuo a viaggiare tra i vigneti del Friuli, della Sicilia, dell’Umbria, della Romagna e del Lazio, per poi avventurarmi all’estero, tra quelli della vicina Slovenia fino al sud est dei Balcani, in aree poco esplorate dove ancora esistono vigneti pre-fillossera centenari.

Il Maestro

Un essere umano penso possa vivere in modo consapevole solo dopo cinquanta, forse sessanta, vendemmie. 

E nel 1999, io ne avevo vissute troppo poche per non aver bisogno di ricercare riferimenti da cui attingere visione e metodo. Così quando Pierpaolo Sirch, allora astro nascente della tecnica viticola, mi consigliò di trovare qualcuno che mi potesse istruire sull’arte della vigna, ho seguito il suo consiglio senza riserve.

Ho conosciuto molte persone che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno. Come il monumentale Giorgio Grai, la cui arte nel blending mi è rimasta impressa a fuoco. Tuttavia, i miei maestri sono fondamentalmente tre.

Il primo è Franco dalla Rosa, direttore dell’azienda Ca’Ronesca di Dolegna del Collio.

Sa coinvolgermi nel lavoro ed è molto paziente. Fervido sostenitore dell’eleganza, i suoi vini prodotti a fine anni Novanta, se bevuti oggi, sono di una perfezione semplicemente imbarazzante.

É Enrique Ferro, americano di origini messicane e piemontesi, il mio secondo maestro. Quello che ti apre la testa, stravolge le certezze, ti porta in mondi nuovi e impensabili. Uno degli ultimi ad aver potuto collaborare con Andrè Tchelistcheff, nel pieno delle sue forze.

E infine sull’Etna incontro Lorenzo Landi presso Cottanera. Ha un metodo meticoloso, un’esperienza vastissima e in vigna esegue un lavoro maniacale: mi ci vuole parecchio impegno per seguirlo. Riconosco in lui il mio terzo maestro.

La Ricerca

Il vino è come la vita: conta sì dove arrivi, ma ancor di più come e con chi.

La ricerca per me è soprattutto quella delle persone che ti fanno esprimere o ti portano a poter tirare fuori il meglio di te, è quella della condivisione di un pensiero o di un progetto. 

L’incontro con Frank Cornelissen sull’Etna e le nostre accese discussioni davanti ad una pioggia di calici di vino mi aprono un altro mondo. É lui il primo a parlarmi di biodinamica, che sperimenterò dopo qualche tempo nel ragusano, presso l’azienda COS, dedicandomi anche alla produzione in anfora.

In Friuli, con Davide Feresin a Cormons, rivoluzioniamo il Pinot Grigio, lo rendiamo ramato e trasversale, riscopriamo vigne vecchie di Tocai Friulano e ci battiamo per farle conoscere. Mentre Fulvio Bressan e Michele Moschioni mi dimostrano che i rossi in Friuli possono essere qualcosa di grande. 

Infine, assieme a sei produttori friulani conio l’idea di di Cantina Diffusa, riunendo le loro cantine sotto l’unica etichetta Talis Wine.

Inizio a conoscere l’Umbria e le sue varietà attraverso i Conti Faina, per poi andare sull’Etna e assistere Peter Wiegner nel raffinamento del suo Etna Rosso e nello svilluppo di tecniche di coltivazione di uve come l’Aglianico e il Fiano a quasi 1000 metri di quota. 

In Sicilia collaboro anche con Filippo Rizzo, di La Moresca, che, partendo da quella parte dell’isola famosa solo per i fichi d’india, riesce a entrare anche al Noma di Copenaghen.

Viaggio poi nel cuore dei Balcani, dove vengo coinvolto nel progetto di Vino Budimir, in Serbia: uno strepitoso gruppo di lavoro con la volontà di recuperare un’area composta da vigneti centenari. 

Ritorno in Italia, in Toscana, dove conosco la famiglia Bulgari, che assisto nel progetto di eccellenza vitivinicolo di Podernuovo a Palazzone, a San Casciano dei Bagni. Un incontro che, ancora una volta, mi cambia. Qui ho l’occasione di portare avanti nuove idee e confrontarmi con un approccio organizzativo tipico dalle grandi aziende del settore del lusso. 

Conosco poi Stefano Petri il proprietario del gruppo Immobiliare Greatestate, a San Casciano dei Bagni, che condivide con me il suo progetto di aprire un dipartimento agricolo della sua immobiliare. Mi trasferisco in Toscana. 

Qui, nel sottoscala di casa mia, incontro Fabrizio Ratti, artigiano e artista dell’argilla e del legno. Con lui inizio a parlare di vinificazione in anfora. 

Trascorriamo più di un anno tra disegni, test, interventi a migliorare ogni aspetto, dal più banale al più imprevedibile, fino a fondare Sirio Anfore, un’azienda produttrice di anfore in ceramica microporosa per la produzione e l’affinamento del vino.

E il mio viaggio continua…

Clienti …e amici

Oggi:

Sirio AnforeColmello di Grotta (Friuli Venezia Giulia) – Vino Budimir (Serbia) – Riccardo Scamarcio (Puglia) – Frank Cornelissen (Etna-Sicilia) – Vini Campisi (Sicilia)

Nel tempo:

Peter Wiegner (Etna-Sicilia) – La Moresca (Sicilia) – Cos-Vittoria (Sicilia) – Podernuovo a Palazzone – Famiglia Bulgari (Toscana) – Benanti (Etna-Sicilia) – Pianogrillo (Sicilia) – Rudinì (Sicilia) – Kristalvin (Slovenia) – Talis Wine (Friuli Venezia Giulia) – Davide Feresin (Friuli Venezia Giulia) – Conti Faina (Umbria) – Caronesca (Friuli Venezia Giulia) – Cottanera (Etna-Sicilia) – Tenuta di Blasig (Friuli Venezia Giulia)

Gli amici produttori:

Carolina GattiSan Biagio Vecchio – Le Coste di Gradoli – Michele MoschioniFulvio BressanArianna OcchipintiGraci – Marco Tinessa – Mongioia



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